Chi di voi ha avuto l’occasione di leggere gli articoli a noi dedicati nelle scorse settimane, ha letto che Imbal Carton si sta avvicinando al mondo dei droni.

La domanda che sorge spontanea e lecita è: perché e che hanno a che fare gli imballaggi con i droni?

Per rispondere a questa domanda ed a tante altre che possono esservi venute in mente, abbiamo intervistato per voi Matteo Saponi, responsabile dell’area Ricerca e Sviluppo dell’azienda e grande appassionato di droni.

Matteo Saponi – Responsabile Ricerca e Sviluppo Imbal Carton

 

Matteo, nelle notizie uscite sui giornali, il nome di Imbal Carton è stato spesso associato al progetto MoSoRe? Ci spieghi di cosa si tratta?

MoSoRe (Mobilità Sostenibile e Resiliente) è un progetto presentato dall’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con Imbal Carton e altre 6 importanti realtà imprenditoriali del territorio lombardo. Come suggerito dal nome stesso, MoSoRe affronta il tema della mobilità declinandolo in molteplici aspetti: dal monitoraggio dello stato delle infrastrutture (ponti, viadotti, strade, etc…) e del traffico, alla realizzazione di impianti che favoriscano l’utilizzo di veicoli elettrici, concludendo con elementi di innovazione come il drone utilizzato quale vettore in casi di emergenza.

Complessivamente i partner investiranno nel progetto 10 milioni di €, 5 dei quali saranno finanziati a fondo perduto da Regione Lombardia. MoSoRe è infatti uno dei 33 progetti selezionati tra i 78 presentati nell’ambito del bando Call Hub R&I, bando che stanzierà nei prossimi 30 mesi più di 110 milioni di € per attività altamente innovative.

Tra queste, figura anche ADD Health (Air Drone Delivery for Health) seguito e curato da Imbal Carton , unico tra i progetti bresciani citato da Fabrizio Sala – vice presidente della Regione Lombardia – durante il discorso di presentazione dei vincitori del bando nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 Ottobre, il cui scopo è quello di fornire un’alternativa convincente al problema costituito dal trasporto su gomma, attraverso un drone dal design innovativo e un packaging specifico.

Da dove nasce la tua passione per i droni e quindi l’idea che hai presentato nel progetto?

Credo si possa parlare, più in generale, di passione per l’aerodinamica in tutte le sue forme. Ho cominciato infatti il mio percorso universitario perché attratto dal mondo della Formula 1 in cui l’arte è sfruttare la velocità per rimanere saldamente a terra. Gli anni della facoltà di Ingegneria Aerospaziale mi hanno mostrato il fascino e l’eleganza del volo, la grande sfida che ha rappresentato e rappresenta, nonché la dedizione e il rispetto con cui l’uomo ha sempre percorso la “via dell’aria”. I droni sono arrivati di conseguenza.

Ricordo che la bozza del design, che useremo nel 2020 per i primi test, l’ho tracciata a matita nel 2014 mentre studiavo in preparazione di un esame. L’idea è poi rimasta ben riposta in un cassetto fino al 2017 quando Michele Lancellotti – Presidente di Imbal Carton – ha deciso di dare fiducia al progetto (ambizioso) che conosciamo come ADD Health.

Sei stato a Las Vegas alla conferenza InterDrone 2019, cosa si dice rispetto alla mobilità del futuro?

Sicuramente che sarà “via aria” ma non “campata in aria”. A seguito di InterDrone 2019 posso infatti riportare due importanti considerazioni:

  • riguardo all’impiego futuro di droni in ambito commerciale, anche per il trasporto di merci e persone, si percepisce ad oggi ottimismo e volontà di collaborazione sia tra realtà private, sia con le autorità competenti (FAA, EASA, ENAC);
  • a livello globale si sta osservando un’importante evoluzione normativa volta, da un lato a consentire il sopracitato utilizzo di UAS, dall’altro a garantire adeguati standard di sicurezza per ciò che concerne i velivoli e le persone a terra.

Ed Imbal Carton? Ricopre un ruolo in questo progetto? Quale?

Il progetto ADD Health ha come primo obiettivo la fornitura di materiale medico in tempi rapidi e certi. In considerazione del valore del carico trasportato, la sua preservazione e di conseguenza il packaging rappresentano una priorità. Compito di Imbal Carton è pertanto la progettazione di un involucro in cartone ondulato in grado di fornire la protezione richiesta integrandosi perfettamente con il vettore, in questo caso il drone.
La scelta del cartone, nello specifico comporta importanti vantaggi:

  • peso dell’imballaggio contenuto;
  • elevate proprietà meccaniche (in relazione al peso);
  • 100% riciclabile;
  • economico.

Non ci resta che ringraziare Matteo per averci aperto gli occhi sul futuro prossimo e sul mondo dei droni. Per il momento siamo ancora a mezz’aria tra sogno e realtà, ma siamo certi che la svolta arriverà davvero tra poco, pochissimo tempo.